
Il centro storico di Genova, antica Repubblica marinara e oggi capoluogo della regione Liguria, è sede di splendidi tesori artistici e architettonici, inseriti nel 2006 dall’Unesco nel World Heritage List. Si tratta delle cosiddette “Strade nuove” che ospitano i magnifici “Palazzi dei Rolli”: una serie di dimore nobiliari rinascimentali e barocche. Questo quartiere fu fatto costruire tra il ‘500 e il ‘600 dal doge Andrea Doria, appartenente ad una famiglia di ricchi mercanti e straordinari navigatori. Egli infatti, dopo avere guidato la rivolta antifrancese (appoggiato dal re spagnolo Carlo V) dotò la Repubblica di una Costituzione riorganizzando la nobiltà aristocratica genovese.

Fu così che iniziò la costruzione di un sistema di nuove strade e palazzi di rappresentanza, destinato a diventare il quartiere benestante della città, dove si trovavano le residenze delle famiglie aristocratiche più importanti dell’epoca. Lo scenario ambientale di partenza era difficile, perché il centro di Genova era molto popolato e limitato dalla conformazione del territorio urbano, stretto tra il mare e i rilievi, così i nuovi palazzi vennero articolati su più livelli con la tendenza ad uno sviluppo architettonico in verticale.
Questi palazzi sono detti “I palazzi dei Rolli” dal nome dei registri ufficiali dove erano iscritte le nobili dimore; essi infatti erano suddivisi per categorie di qualità: questi palazzi, con la loro eleganza, rappresentavano la grandezza di Genova agli occhi del mondo e venivano scelti per ospitare gli illustri ospiti in visita di Stato.
Le famiglie nobili che vi abitavano avevano infatti l’onore e l’impegno di accogliere i viaggiatori illustri, come principi, ambasciatori, prelati e partecipare così con lo spazio della propria dimora al consolidamento dell’immagine e del ruolo della città.
Questi palazzi, alcuni rinascimentali altri barocchi, sono accomunati da alcune caratteristiche, come la spettacolare scalinata all’ingresso, cortili e logge sui giardini, gli interni decorati con stucchi e affreschi. Tutti possiedono elevato valore architettonico e artistico e raggiungono un valore universale, in quanto si adattano alle caratteristiche peculiari del sito, alle esigenze di una specifica organizzazione sociale ed economica quale era quella della Repubblica di Genova.

Dei 72 palazzi di questo quartiere, solo 42 sono stati inseriti nella lista del patrimonio UNESCO: tra questi il “Palazzo Doria Tursi” costruito per volere di Nicolò Grimaldi e ubicato in via Garibaldi, considerata una delle strade più interessanti al mondo dal punto di vista architettonico e detta anche la “via aurea” per il fasto dei suoi Palazzi. Altri splendidi palazzi presenti in via Garibaldi sono il “Palazzo Rosso” e il “Palazzo Bianco”, quest’ultimo è stato fatto costruire dal nobile Luca Grimaldi e oggi ospita al suo interno una ricca pinacoteca. Tra le vie Lomellini, Garibaldi e Balbi si trovano i palazzi più belli con cortili, giardini e architetture maestose.
Dalla valutazione del comitato UNESCO si legge: “le Strade Nuove di Genova rappresentano uno straordinario esempio di un insieme urbanistico comprendente palazzi aristocratici, di grande valore architettonico, che illustrano l’economia e la politica mercantile all’apice del suo potere nel XVI e XVII secolo”.

Gabriele De Vita
Denise Tammaro
Diego Saviozzi
Diego Spagnuolo
Fotografie: http://www.patrimonionellascuola.it