
La costiera Amalfitana si trova lungo la costa tirrenica dell’Italia meridionale a sud di Napoli. È una zona di grande bellezza naturalistica, caratterizzata da terrazzamenti per la coltivazione di vigneti e agrumi e dalla presenza di cittadine splendide come Amalfi e Ravello. L’area del sito Unesco comprende 12 comuni, con molteplici testimonianze storico-artistiche sin dall’antichità: dalle ville romane di Minori e Positano del I secolo d.C., all’architettura pubblica e privata medievale, dalle meraviglie naturalistiche della Valle dei Mulini alle cupole maiolicate di Vietri. La costiera è un meraviglioso esempio di paesaggio mediterraneo, con uno straordinario valore culturale e naturalistico: i giardini di limoni colorano di giallo il verde scuro delle foglie tra le colline che precipitano verso il mare, così si fondono con i colori dell’acqua cristallina.

La costiera ha mantenuto la sua distintiva caratteristica nel corso dei secoli e ha svolto un ruolo importante nella storia e cultura dell’umanità. La Repubblica marinara di Amalfi raggiunse tra il IX e l’XI secolo, una grande importanza economica controllando il territorio che va da Vietri sul mare all’isola di Capri, monopolizzando il commercio di legno, armi, ferro, vino e frutta ma aveva anche importanti contatti con l’Oriente commerciando in occidente spezie, essenze profumate, gioielli e tessuti preziosi.

Questi contatti con l’oriente hanno anche influenzato l’architettura, attraverso la nascita dello stile arabo-normanno, che possiamo ritrovare nelle numerose cattedrali.
Nel 1997 la costiera amalfitana è stata inserita nell’elenco del patrimonio dell’Umanità, per le seguenti motivazioni:
“La Costiera mostra un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale e all’interno dell’area culturale mediterranea, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio. Costituisce un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, che illustra diverse fasi della storia umana. È un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali e marine, rappresentativo di una cultura, e dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando esso è divenuto vulnerabile per effetto di trasformazioni irreversibili”.
Alessia Montorzi
Lorenzo Patti